Santa Francesca Saverio Cabrini: la madre dei migranti

Nel giorno della sua morte, la Chiesa celebra la vita di una donna che con il suo impegno divenne la “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti”
News

Santa Francesca Saverio Cabrini: la madre dei migranti

Francesca Saverio Cabrini, dopo essersi diplomata come maestra, con alcune compagne formò il primo nucleo delle Suore missionarie del Sacro Cuore, sotto la protezione del Santo missionario Francesco Saverio. Dopo aver pronunciato i voti religiosi, si è occupata negli Stati Uniti di assistere gli italiani che si trasferivano per cercare fortuna. Nei suoi quaderni di viaggio aveva scritto: “Oggi è tempo che l'amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero”.

La “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti”

Francesca Cabrini, forse sconosciuta nella sua madre patria ma fondamentale per i migranti italiani nelle Americhe. Francesca Cabrini nasce il 15 luglio 1850 in un paesino della provincia di Lodi, a 24 anni fondò la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e in onore di San Francesco Saverio (patrono delle missioni) aggiunge Saverio come suo secondo nome.

«Papa Leone XIII la invia nelle Americhe per l'evangelizzazione e li la sua figura diverrà imponente. Punto di approdo e di riferimento per tutti gli immigrati italiani, Francesca Saverio si pone a difesa e conforto dei deboli fondando orfanotrofi, scuole per i più piccoli e per i grandi, ospedali, centri d'accoglienza... non bastano poche righe per descrivere la caparbietà e la forza di questa donna che solo la malaria sapé fermare il 22 dicembre 1917 a 67 anni, giorno che la Chiesa ne ricorda la santità. In vita saprà farsi rispettare anche dalle autorità Statunitensi per difendere gli italiani da accuse ingiuste e razzismo», ha spiegato don Rolando Liguori, referente del Servizio Migrantes della diocesi di Nola.

«Lascia un grande segno tanto da essere proclamata santa e patrona degli emigranti da Pio XII il 7 luglio 1946. Santa Francesca Saverio Cabrini ci ricorda come noi cristiani siamo chiamati a vivere a pieno le opere di misericordia corporali e spirituali che Cristo ci ha insegnato, solo attraverso l'accompagnamento dell'uomo in ogni sua dinamica può restituirgli dignità. L'emigrante non è un "parassita" ma nemmeno una "risorsa" da sfruttare ma un fratello/sorella alla ricerca di un posto dove sentirsi a casa, al sicuro, realizzato» ha concluso don Rolando.

Il suo stile missionario

Santa Francesca Saverio Cabrini ha dedicato la sua vita anche agli orfani e agli ammalati. Avviò opere in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, varie zone degli Stati Uniti, America Centrale, Argentina e Brasile. Proclamata Santa da Pio XII il 7 luglio 1946, grazie al suo impegno nel 1950 diventò la “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti”. Morì il 22 dicembre 1917 nell’ospedale per i migranti che aveva costruito a Chicago.

Papa Francesco, in una Lettera alle missionarie del Sacro Cuore di Gesù, sottolinea come Santa Francesca abbia “accolto da Dio una vocazione missionaria” particolare: “formare e inviare per tutto il mondo donne consacrate, con un orizzonte missionario senza limiti, non semplicemente come ausiliarie di istituti religiosi o missionari maschili, ma con un proprio carisma di consacrazione femminile, pur in piena e totale disponibilità alla collaborazione sia con le Chiese locali che con le diverse congregazioni che si dedicavano all’annuncio del Vangelo ad gentes”.

design komunica.it | cms korallo.it