Cultura
Madre Teresa e la sapienza delle piccole cose
Oggi, 5 settembre, ricordiamo Santa Teresa di Calcutta. La sua celebre immagine della “goccia” è più di una frase ad effetto: è una visione spirituale. Nella logica del Vangelo, ciò che è piccolo non è marginale: è il luogo dove Dio ama manifestarsi, come il chicco di senape, come il lievito nella pasta, come il bicchiere d’acqua dato “nel nome di Cristo”.
Per la Caritas Diocesana di Nola, questa prospettiva è un invito a guardare il servizio non come un elenco di risultati, ma come fedeltà all’amore. Ogni telefonata ascoltata con pazienza, ogni sportello aperto, ogni visita a una famiglia o persona in difficoltà è una goccia che non va perduta: entra nell’oceano della misericordia di Dio, dove nulla dello sforzo donato per amore viene sprecato.
Madre Teresa ci insegna che la prima trasformazione non avviene “fuori”, ma dentro di noi: la carità cambia lo sguardo. Non si tratta di “fare del bene” per sentirsi migliori, ma di riconoscere il volto di Cristo in chi è ferito, fragile, invisibile. Quando lo sguardo si purifica, anche il gesto più semplice – una stretta di mano, un nome ricordato, cinque minuti di ascolto vero – diventa sacramento di vicinanza.
La carità evangelica ama l’anonimato. Non pretende applausi, non fa rumore. La discrezione non è timidezza, ma libertà dal bisogno di apparire: lascia che a parlare sia la dignità dell’altro. Così operava Madre Teresa: passava, curava, consolava; e andava oltre. È il modo in cui la Caritas è chiamata a muoversi ogni giorno sul nostro territorio: con passi leggeri e cuore saldo.
Molti ricordano Madre Teresa per le sue mani in movimento; meno, forse, per le ore in silenzio davanti all’Eucaristia. Eppure è lì la sorgente. Preghiera e servizio non sono due binari paralleli: sono lo stesso cammino. Senza radici, l’azione si svuota; senza dono, la preghiera si ripiega. Nella vita delle nostre comunità, questo significa custodire ritmi di ascolto della Parola e momenti di fraternità, perché la carità non si improvvisa: si impara e si nutre.
Una goccia da sola si asciuga; tante gocce fanno il mare. La Caritas non è la somma di iniziative individuali, ma la comunione della Chiesa che si fa prossima. È il noi che sostiene il tu: parrocchie, operatori, volontari, benefattori, persone accompagnate. Tutti partecipi di uno stesso bene che cresce condividendolo. Per questo la carità è sempre anche relazione: nessuno si salva da solo.