Giornata Missionaria Mondiale: essere testimoni nelle proprie comunità

Il direttore del Centro missionario della diocesi di Nola, don Gianluca Di Luggo spiega come e cosa significa essere "missionari" oggi
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Giornata Missionaria Mondiale: essere testimoni nelle proprie comunità

La Giornata missionaria modiale 2024 ricorre oggi, 20 ottobre, ed è dedicata al tema "Un banchetto per tutti" (cfr. Mt 22,9). «In un mondo lacerato da divisioni e conflitti, il Vangelo di Cristo è la voce mite e forte che chiama gli uomini a incontrarsi, a riconoscersi fratelli e a gioire dell’armonia tra le diversità», scrive Papa Francesco nel messaggio per la 98esima edizione. L'Ufficio missionario diocesano ha pensato a un percorso a tappe per «ravvivare la gioia del Vangelo» nel mese che la Chiesa dedica alla "missione universale". Il prossimo appuntamento è in programma il 24 ottobre: alle 19:30 si terrà un'Adorazione missionaria presso la parrocchia di Maria Ss. della Libera in San Vitaliano. A chiudere il mese missionario, il 31 ottobre, alle 19:30, sarà una Lectio presso la parrocchia di San Clemente papa in Casamarciano.

Vivere la dimensione missionaria nella propria comunità

Il direttore del Centro missionario della diocesi di Nola, don Gianluca Di Luggo, nel mese deidcato alla Madonna e alla Missione, ricorda come si può essere oggi testimoni missionari: «Oggi vivere la dimensione missionaria nella propria comunità non significa necessariamente partire per terre lontane, ma piuttosto adottare uno stile di vita e un atteggiamento di apertura e accoglienza che diventa testimonianza concreta del Vangelo. La missione non è più limitata a luoghi geografici specifici, ma si estende a tutte le realtà in cui viviamo quotidianamente: la famiglia, il lavoro, la parrocchia e i contesti sociali. Si tratta di rispondere con gesti semplici e concreti alle esigenze di chi ci sta accanto, soprattutto degli ultimi e degli emarginati, perché è in loro che incontriamo Cristo».

Ad accogliere i semi di missionarietà sono le comunità come evidenzia don Gianluca: «Essere missionari oggi significa vivere la fede in modo autentico, essere testimoni di speranza e di amore in un mondo che spesso sembra chiuso e frammentato. Implica ascoltare le necessità delle persone e farsi prossimi a chi è solo o in difficoltà. La comunità diventa così un luogo di incontro, dove ciascuno è chiamato a mettere i propri doni al servizio degli altri, per costruire relazioni autentiche basate sulla fraternità. In questo senso, la dimensione missionaria si manifesta nella capacità di ogni comunità cristiana di essere aperta e inclusiva, capace di annunciare la gioia del Vangelo con la propria vita».

Il Messaggio del Papa: «Andate e invitate al banchetto tutti»

Con il versetto «Andate e invitate al banchetto tutti», Papa Francesco invita a riflettere sul significato profondo della chiamata missionaria e sull’universalità dell’invito di Dio. «Questo versetto, tratto dalla parabola del banchetto nuziale (Mt 22,9) - spiega don Gianluca -, è un invito a non escludere nessuno, ma a portare la Buona Novella a tutti, senza distinzioni. Il Papa ci ricorda che la Chiesa è una casa aperta, dove ogni persona è accolta e valorizzata. La missione non può essere riservata solo a un’élite, ma deve coinvolgere ogni cristiano nel quotidiano, spingendoci a uscire dalle nostre comodità e ad andare verso le periferie dell’esistenza».

Il Santo Padre, con il suo messaggio, vuole rendere partecipi tutti, nessuno escluso:«L’invito al banchetto non è solo per chi è già parte della comunità, ma anche per chi è lontano, per chi non conosce Dio o si sente escluso. È un appello a essere audaci nell’annuncio e generosi nell’accoglienza, mostrando che il Vangelo è fonte di gioia e di pienezza per tutti. In questo messaggio, il Papa ci sprona a superare le barriere della diffidenza e della paura, per andare incontro agli altri con il cuore aperto e pronto a condividere. In un mondo segnato da divisioni e indifferenza, l’invito è a essere testimoni credibili di un amore che non conosce confini e che si fa dono per tutti», continua don Gianluca.

Infine, conclude il direttore del Centro missionario della diocesi di Nola. «In definitiva, il Papa ci incoraggia a essere Chiesa “in uscita”, che non aspetta passivamente ma va incontro alle persone lì dove si trovano, portando con sé l’invito al banchetto della vita e della speranza. Una missione che, oggi più che mai, è chiamata a rispondere con creatività e coraggio alle sfide del nostro tempo».

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